Emanuele Vitali. La spedizione in Sudafrica con il CSS ... mi è parso di essere in escursione con Piero Angela o Jacques Cousteau

 La partecipazione alla spedizione scientifica sullo squalo bianco è stata un regalo a sorpresa di mia moglie. Da Rimini al Sudafrica per trovarmi faccia a muso con il predatore per antonomasia dei mari ...!

Da sempre appassionato di documentari sugli animali, era come trovarsi a passeggiare con uno di quei documentaristi, con il benefit che potevo porgli delle domande e averlo accanto nei momenti salienti!

Credit: foto di Emanuele Vitali per Centro Studi Squali
Mi presento:
Mi chiamo Vitali Emanuele, ho 35 anni, sono di Rimini e sono un consulente assicurativo. Essendo nato vicino al mare, ne sono appassionato da quando ne ho memoria. Circa 18 anni fa ho iniziato i primi corsi da sub, fino ad arrivare al salvataggio subacqueo e a diventare guida subacquea.
Ho frequentato poco bar e discoteche, ma ho sempre viaggiato, a volte da solo, altre con amici, in comitiva e con la mia compagna che poi è divenuta mia moglie.
Sono stato più volte a Sharm, in Egitto, che gode di una barriera corallina meravigliosa, poi a Hurgada, Marshalam, e a Zanzibar, anche li splendide barriere, poi Tenerife, Mauritius, Polinesia, Irlanda, Andalusia….la lista è ancora lunghissima.
Emanuele Vitali


Cosa ti ha spinto a partecipare ad una spedizione scientifica sullo squalo bianco ?

Ho sempre cercato di far corrispondere la passione del mare con quella fotografica, e come per altri colleghi di questa spedizione, organizzata dal CSS in Sudafrica, il primo contatto con degli squali nel loro ambiente naturale (due Pinna Nera in Mar Rosso) ha indotto in me quello “shining” che mi ha spinto a cercare gli squali nelle mie immersioni:
In Polinesia pensavo di essermi “tolto la voglia”, gli squali erano tantissimi da quelli di piccole dimensioni a riva, ad esemplari più grandi di squalo Limone. Confesso che la prima volta che mi sono trovato in acque libere alla presenza di uno di questi esemplari  proprio vicino al punto di partenza di un'immersione, per un attimo, la sensazione è stata quella di un timore reverenziale, per poi capire che, in realtà, lui se ne stava pacifico a farsi gli affari suoi.
E' stato grazie a mia moglie, che mi ha sempre spronato a seguire i miei sogni, che inaspettatamente mi sono visto arrivare il “vaucher” per la spedizione scientifica sullo studio dello squalo bianco, è stata lei a farmi questo regalo.

Come hai reagito a questa sorpresa?

Devo dire che inizialmente ho accolto la notizia con velata preoccupazione, penso più che altro perché erano anni che non viaggiavo più solo per lunghi periodi, e sapevo mi sarebbero mancati i miei due adorabili monelli e ovviamente la mia signora.

E della spedizione che ricordo hai?

Team della Spedizione
Sin dal ritrovo in areoporto ho trovato un gruppo divertente, e un capo spedizione attento, ansioso e scrupoloso, il Dott. Primo Micarelli.
Devo dire che nonostante la faticaccia iniziale del viaggio fra aereo e pullman, e una partenza della prima giornata in barca ad orari che avevo cancellato dalla sveglia da quando i miei figli hanno iniziato a dormire la notte, mi è parso di essere in escursione con Piero Angela o Jaques Cousteau.
Da sempre appassionato di documentari sugli animali, era come trovarsi a passeggiare con uno di quei documentaristi, con il benefit che potevo porgli delle domande e averlo accanto nei momenti salienti! Un aiuto alla mia ignoranza in materia è giunto anche dai numerosi studiosi, "biologhi" e "biologigge" che mi sbadilavano nozioni di cultura a tutta randa.
L’emozione di trovarmi faccia a muso con il predatore per antonomasia dei mari…il Grande Squalo Bianco è stata fantastica, senza contare la scaglia che mi è venuta per immortalarlo nelle pose delle cartoline che vedevo continuamente in giro fra lodge e diving. Per un appassionato di fotografia come me è un po’ come trovarsi a fotografare un bel panorama in perizoma……devi cogliere LO SCATTO GIUSTO. Devo dire che ho fatto numerose foto che mi hanno soddisfatto, anche se non mi sono tolto del tutto la voglia….la bocca aperta al momento opportuno mi è mancata…spero di aver di nuovo l’occasione di riprovarci.
Per quel che riguarda il gruppo della spedizione 17 (sembra il titolo di un film fantozziano) sono stato contentissimo ed onorato di farne parte; ho conosciuto cervelli fantastici e personaggi spassosi con cui mi sono divertito tanto!
Io solitamente adoro parlare, ma dedicare tempo alla scrittura specie di un'intervista non è molto nel mio stile…e fra la voglia di non fare un'intervista e quella di lasciare un ricordo di me alle persone che hanno reso questo viaggio qualcosa di unico, ho pensato a un aneddoto.

A quale aneddoto hai pensato?
Perché nessuno chiede mai allo squalo bianco cosa pensa di noi, del nostro gruppo 17 e delle nostre interazioni??

Ecco "l'intervista" pensata da Emanuele al "Sig. WHITE SHARK"

Sig. WHITE S. come vede le interazioni umane a Gasbay del nostro gruppo?
Nonostante siano più di 17 anni che il dott. Micarelli porta persone chiassose a trovarmi, devo dire che questo gruppo di ragazzi era particolarmente sfracella pinne.
Iniziamo dal tonnaro ... che tirava quella testa di tonno sempre nel momento sbagliato e la toglieva troppo presto senza attirami nel modo giusto…se lo becco in acqua gli faccio vedere io cos’è la frustrazione.

Sig. WHITE SHARK cosa ne pensa delle sagome utilizzate?
foto di Emanuele Vitali per CSS
I primi giorni c’era poca visibilità e pensavo o che mi ero fatto di acido e vedevo foche rosse e gialle…o che le foche avessero avuto problemi di inquinamento eccessivo…..poi dopo averle assaggiate ho capito che mi portavano un po di big bubble per vedere se ero capace a fare i palloncini…infatti nei giorni di maggior visibilità non me le sono filate pari.
Sig. Great White per il resto cosa ha da dirci?
Intanto a quei 2/3 casinari che battevano di tutto sulla gabbia e schiamazzavano come se gli avessero pestato un piede, che li aspetto fuori dalla gabbia, così dò loro un motivo per urlare.
Quella figura che con la muta sembrava una foca e mezzo (lo scrivente, in caso di dubbi) non poteva farsi lanciare lui al posto delle teste di tonno….avrei gradito di più il boccone….anche se non puzzava di morto sanguinolento.

Quindi dovremmo smettere di importunarla?
foto di Emanuele Vitali per CSS
Assolutamente no, la mia vita seppur solitaria e alla continua caccia per la sopravvivenza è messa continuamente a dura prova da tanti fattori. In primis, l’ignoranza dell’uomo che ha ucciso un sacco di colleghi solo per mangiarmi le pinne, prendermi i denti o perché aveva visto il film di un megalomane che mi ritraeva come un mostro famelico dotato di un raziocinio diabolico.

Pensare che me ne sto a largo a farmi le pinne mie e se tutti lo facessero saremmo un posto migliore.
Poi c'è l’inquinamento di mari e oceani che ha raggiunto livelli allarmanti, e presto gli uomini si accorgeranno degli effetti di mangiare il veleno che loro stessi producono.
Infine, sempre gli uomini che avvelenano l’aria surriscaldando l’ambiente e producendo conseguenti cambiamenti climatici che mi fanno alzare la temperatura ideale del mare e mi fanno passare dal mio abituale freschino alla jacuzzi del vicino.
Per fortuna non ci sono soltanto questi sterminati craniolesi, vi sono persone speciali come il Dott. Primo Micarelli che da anni con le sue spedizioni sensibilizza un numero sempre maggiori di persone ai miei problemi e alla mia importanza nella catena alimentare. Grazie a lui che perora la mia causa fuori dall’acqua e a persone come il Professor Sperone, il Dott. Leonard Compagno e tanti altri ricercatori, mi sento più tutelato e meno il mostro che Hollywood aveva dipinto.
Ora vado che a parlare troppo mi si ingolfa la branchia e poi si ingrippa il meccanismo…però la prossima spedizione Dott. Micarelli mi porti un po' di bistecchine al sangue….vedrà che rimedio molto più di 8 colleghi fugaci da farle studiare (un'ultima raccomandazione, butti in acqua il tonnaro impedito che ci penso io a incurcarlo di nozioni pratiche!)
Un saluto a tutta la spedizione 17 dal vostro sfuggente White S.!!!!

foto di Emanuele Vitali per CSS

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