Salvaguardare il mondo marino garantisce il nostro futuro e quello delle generazioni a venire
Tutti gli
squali, inclusi i Bianchi, sono in pericolo di estinzione a causa delle
attività umane, ne citiamo alcune:
- il
“finning”(una pratica non sostenibile perché non solo è dannosa per la
sopravvivenza degli squali ma anche per gli ecosistemi stessi);
- la
possibilità di finire catturati nelle reti da pesca;
-
l'inquinamento dei mari, il pericolo più grande.
Il Grande
Squalo Bianco, che occupa la parte superiore della catena alimentare, svolge un
ruolo importante per la salute degli oceani. La sua estinzione potrebbe
indebolire l'intera catena alimentare e produrre un impatto negativo
sull'intero ecosistema.
Gli squali
sono animali longevi, maturano tardi, e producono pochi giovani e ciò li rende
particolarmente vulnerabili allo sfruttamento.
Il Centro
Studi Squali di Massa Marittima (GR) interamente costituito da volontari è una fra le
organizzazioni nate allo scopo di operare per la conservazione dello squalo e
focalizzato sulla ricerca per aiutare a meglio comprendere e, quindi,
affrontare le minacce che gravano su questi animali.Con questo obiettivo collabora con la Marine Dynamics e Dyer Island Conservation Trust.
Le stime
riportano che ogni anno ben 100 milioni di squali vanno incontro alla
morte per mano dell'uomo. Molti muoiono perché mutilati delle pinne che
finiscono in vendita sui mercati ittici, soprattutto asiatici.
Gli squali,
nonostante la loro immagine, sono una specie particolarmente vulnerabile e la
popolazione diminuisce a causa del tasso di crescita lenta e della bassa
natalità, a ciò si aggiunga anche una pesca eccessiva.
Peraltro,
proprio su questo punto auspichiamo che molti paesi si associno al Sudafrica
che diversi anni fa scelse di vietare la pesca dello Squalo
Bianco a favore del turismo subacqueo (Gansbaai) che si è rivelato avere
benefici maggiori per tutti e per l’ambiente e per l’economia locale.
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