"Il comportamento di scavenging nello squalo bianco" - Anna Palopoli elaborato finale per il corso di studi in scienze naturali


Anna Palopoli for CSS
Come già anticipato nella mia intervista di presentazione, l'elaborato finale per il corso di studi in Scienze Naturali nel 2009 è stato "Il comportamento di scavenging nello squalo bianco".

Lo scavenging è un comportamento alimentare, carnivoro ed erbivoro, con il quale l'organismo si nutre di animali morti e materiale vegetale presente nel suo habitat. Gli spazzini hanno un ruolo importante nell'ecosistema perché consumano l'animale morto ed il materiale vegetale. Decompositori e detritivori completano questo processo consumando i resti lasciati dagli spazzini.



Gli squali bianchi consumano una quantità relativamente limitata di cibo. E' stimato che uno squalo bianco possa resistere per tre mesi o più senza alimentarsi. Questi animali si alimentano intensivamente per un breve periodo, quindi si alimentano pochissimo per un periodo più lungo. Gli squali spendono notevole tempo ed energia cercando le prede e dando loro la caccia, di conseguenza è conveniente a uno squalo di grandi dimensioni consumare una preda di dimensioni notevoli piuttosto che catturare numerose prede piccole. La dieta è varia a seconda dell'età. Infatti i giovani si nutrono di piccoli pesci, calamari, razze. Una volta adulti, la loro dieta cambia nutrendosi prevalentemente di foche, delfini, balene ed otarie. Alle volte possono nutrirsi anche di tartarughe marine e di uccelli che prendono al volo quando si posano sull'acqua. I resti dei cetacei sono frequentemente trovati nello stomaco: gli squali, quindi, sono spesso considerati predatori di delfini e focene. Tra più di 350 specie di squali, solo 6, incluso lo squalo bianco, predano piccoli odontoceti. Mentre la predazione verso i cetacei è relativamente rara, alcuni squali operano la necrofagia (scavenging) verso cetacei morti. Le carcasse di misticeti o di grandi odontoceti galleggiano per diverse settimane, provvedendo ad un grande approvvigionamento di cibo per alcune specie di squali e, possibilmente, soddisfacendo gran parte della dieta dello squalo bianco durante certi periodi dell'anno.



Il ruolo degli squali bianchi come predatori opportunisti e soprattutto come scavengers di balene è importante per gli interi ecosistemi marini e rappresenta un vantaggio per numerose specie. Gli squali bianchi possono essere considerati specie "iniziali" che iniziano ad alimentarsi sulle carcasse (specie "di trasmissione") che influenzano il comportamento di caccia degli squali bianchi verso i leoni di mare (specie "riceventi"): infatti, durante gli episodi di scavenging, gli attacchi verso le otarie sono decisamente limitati. Infine, non si deve ignorare il ruolo ecologico delle carcasse di balena che, in ecosistemi così ricchi come quelli sudafricani, rappresentano una fonte alimentare attrattiva e di basso costo per moltissime specie. Pesci pelagici, altri squali, uccelli marini, ma anche piccoli teleostei, invertebrati bentonici e demersali possono approfittare di queste risorse che, proprio grazie all'azione degli squali bianchi, diventano accessibili a tutti. La disponibilità spazio-temporale degli squali bianchi come scavengers determina, quindi, la disponibilità di risorsa trofica per tutte le altre specie. Mentre il rinvenimento di una carcassa di balena rappresenta un evento stocastico, la sua importanza per gli squali bianchi e per tutto l'ecosistema marino non deve essere sottostimata. Similmente a quanto avviene in ambiente terrestre ad opera di avvoltoi, iene e sciacalli, è lecito supporre che lo scavenging degli squali bianchi sulle balene possa essere ancora più importante della loro normale attività di cacciatori attivi di pesci e mammiferi marini. Non si deve, infine trascurare, l'importanza di tale evento per la biologia delle stesse specie, in quanto lo scavenging rappresenta un momento in cui si possono stabilire gerarchie sociali, iniziare episodi riproduttivi e gettare le basi per migrazioni di gruppo cui la specie potrebbe essere soggetta.
#SaveSharks
#SaveOurSeas
#NoBlueNoGreen
Anna Palopoli - Marine Dynamics Penguins Sanctuary in Gansbaai - South Africa (CSS XIV spedizione scientifica 2017)

Credit: PECCHIA/ROMANO for CSS








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