"Il comportamento di scavenging nello squalo bianco" - Anna Palopoli elaborato finale per il corso di studi in scienze naturali
Anna Palopoli for CSS |
Lo scavenging è un comportamento
alimentare, carnivoro ed erbivoro, con il quale l'organismo si nutre di animali
morti e materiale vegetale presente nel suo habitat. Gli spazzini hanno un
ruolo importante nell'ecosistema perché consumano l'animale morto ed il
materiale vegetale. Decompositori e detritivori completano questo processo
consumando i resti lasciati dagli spazzini.
Gli squali bianchi consumano una
quantità relativamente limitata di cibo. E' stimato che uno squalo bianco possa
resistere per tre mesi o più senza alimentarsi. Questi animali si alimentano
intensivamente per un breve periodo, quindi si alimentano pochissimo per un
periodo più lungo. Gli squali spendono notevole tempo ed energia cercando le
prede e dando loro la caccia, di conseguenza è conveniente a uno squalo di
grandi dimensioni consumare una preda di dimensioni notevoli piuttosto che
catturare numerose prede piccole. La dieta è varia a seconda dell'età. Infatti
i giovani si nutrono di piccoli pesci, calamari, razze. Una volta adulti, la
loro dieta cambia nutrendosi prevalentemente di foche, delfini, balene ed
otarie. Alle volte possono nutrirsi anche di tartarughe marine e di uccelli che
prendono al volo quando si posano sull'acqua. I resti dei cetacei sono
frequentemente trovati nello stomaco: gli squali, quindi, sono spesso
considerati predatori di delfini e focene. Tra più di 350 specie di squali,
solo 6, incluso lo squalo bianco, predano piccoli odontoceti. Mentre la
predazione verso i cetacei è relativamente rara, alcuni squali operano la
necrofagia (scavenging) verso cetacei morti. Le carcasse di misticeti o di
grandi odontoceti galleggiano per diverse settimane, provvedendo ad un grande
approvvigionamento di cibo per alcune specie di squali e, possibilmente,
soddisfacendo gran parte della dieta dello squalo bianco durante certi periodi
dell'anno.
Il ruolo degli squali bianchi
come predatori opportunisti e soprattutto come scavengers di balene è
importante per gli interi ecosistemi marini e rappresenta un vantaggio per
numerose specie. Gli squali bianchi possono essere considerati specie
"iniziali" che iniziano ad alimentarsi sulle carcasse (specie
"di trasmissione") che influenzano il comportamento di caccia degli
squali bianchi verso i leoni di mare (specie "riceventi"): infatti,
durante gli episodi di scavenging, gli attacchi verso le otarie sono
decisamente limitati. Infine, non si deve ignorare il ruolo ecologico delle
carcasse di balena che, in ecosistemi così ricchi come quelli sudafricani,
rappresentano una fonte alimentare attrattiva e di basso costo per moltissime
specie. Pesci pelagici, altri squali, uccelli marini, ma anche piccoli
teleostei, invertebrati bentonici e demersali possono approfittare di queste
risorse che, proprio grazie all'azione degli squali bianchi, diventano
accessibili a tutti. La disponibilità spazio-temporale degli squali bianchi
come scavengers determina, quindi, la disponibilità di risorsa trofica per
tutte le altre specie. Mentre il rinvenimento di una carcassa di balena
rappresenta un evento stocastico, la sua importanza per gli squali bianchi e
per tutto l'ecosistema marino non deve essere sottostimata. Similmente a quanto
avviene in ambiente terrestre ad opera di avvoltoi, iene e sciacalli, è lecito
supporre che lo scavenging degli squali bianchi sulle balene possa essere
ancora più importante della loro normale attività di cacciatori attivi di pesci
e mammiferi marini. Non si deve, infine trascurare, l'importanza di tale evento
per la biologia delle stesse specie, in quanto lo scavenging rappresenta un
momento in cui si possono stabilire gerarchie sociali, iniziare episodi
riproduttivi e gettare le basi per migrazioni di gruppo cui la specie potrebbe
essere soggetta.
#SaveOurSeas
#NoBlueNoGreen
Anna Palopoli - Marine Dynamics Penguins Sanctuary in Gansbaai - South Africa (CSS XIV spedizione scientifica 2017) |
Credit: PECCHIA/ROMANO for CSS |
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