Cinzia Iula, un ingegnere chimico con una passione irrefrenabile per il mare, in particolare per squali e balene
Grazie Cinzia per aver accettato di raccontare la tua esperienza con il Centro Studi Squali. Cosa ti ha spinta a partecipare a questa spedizione in Madagascar per lo studio dello squalo balena?
Sono Cinzia iula, laureata in ingegneria chimica presso l'Unical ma attualmente lavoro come consulente informatico.
Ho deciso di fare questo viaggio perché ho sempre avuto una passione irrefrenabile per il mare, in particolare per squali e balene.
Ho cercato a lungo un'esperienza che potesse regalarmi quel brivido e quell'emozione da sempre sognati e, casualmente, ho trovato su facebook la pagina del centro studi squali che mi ha permesso di scoprire le attività svolte dal professore Micarelli, direttore del centro.
Ho visto che la prima spedizione utile era quella del Balena a Nosy Be con partenza a Novembre 2018, ho prontamente contattato il professore spiegandogli anche qualche piccola problematica personale.
Essendo celiaca era importante per me capire che ambiente avrei trovato per decidere come organizzarmi con il trasporto del cibo gluten free. Inizialmente, anche da parte del professore, c'era stata un po' di titubanza considerando che la spedizione si svolgeva in Madagascar dove forse l'alimentazione "gluten free" avrebbe potuto rappresentare un problema di non facile gestione.
Con mia grande soddisfazione, con un po' di accortezze e portando in valigia alcune scorte per celiaci, come pane e biscotti gluten free, sono partita con il gruppo in spedizione, e mi sono goduta appieno questa esperienza.
Spero che questa mia testimonianza possa essere d'aiuto a chi con la mia stessa problematica, si trovi nell'indecisione se partire o meno perché ritengo si priverebbe di un'esperienza magnifica.
Quale compito ti è stato assegnato una volta sul posto?
La mia attività è stata principalmente quella di compilare le schede sia per gli avvistamenti degli squali, inserendo meticolosamente orari, coordinate gps, dettagli raccolti da chi era in acqua e sia per il campionamento dello zooplancton, inserendo in questo secondo caso i ml di lugol, di alcool, di campione raccolto e fissato, coordinate gps, temperatura e torbidità dell'acqua. Inoltre, con gli altri volontari della spedizione ci siamo vicendevolmente supportati nella fase di filtraggio e fissazione dei campioni di zooplancton e ci siamo alternati nell'ingresso in acqua per poter filmare e fotografare gli animali e, diciamocelo, poter anche godere di quell'attimo in cui il cuore ti si blocca e ti manca il fiato perché lo squalo balena è li proprio davanti ai tuoi occhi in tutta la sua splendida eleganza e con tutti quei magnifici pois che gli sono valsi l'appellativo di "maro kintanta" ovvero "cielo stellato" in Malgascio.
Quest'ultima attività era finalizzata alla fotoidentificazione, svolta meticolosamente ogni sera raccogliendo tutte le foto e le video riprese e selezionando quelle più nitide che permettevano di mettere in evidenza il "disegno" formato dai pois presenti sulla pinna pettorale destra e sinistra che risulta essere l'impronta digitale di ogni singolo squalo.
Un bilancio complessivo di questa esperienza in Madagascar ?
Ero partita carica di aspettative per questo viaggio, erano talmente alte che avevo quasi paura di poter rimanere "delusa". Quello che mi è rimasto invece è un senso di appagamento e di gratitudine, in quel mare ho lasciato un battito di cuore per ogni cosa che ho visto: squali balena, delfini, mante, mobule, tartarughe, la miriade di specie presenti nella barriera corallina ed anche una meravigliosa megattera che molto vanitosamente ha mostrato la sua coda, la pinna pettorale ed è anche saltata fuori dall'acqua mostrandosi in tutta la sua maestosità.
Un ricordo in particolare?
Quello che mi è piaciuto ed ha contribuito a rendere unica un'esperienza che già era partita nel migliore dei modi sono state l'escursione alla foresta di lokobe durante la quale abbiamo potuto ammirare anche tutte le specie presenti a terra, ma anche e soprattutto l'escursione organizata ad Hell Ville, il centro della città.
L'impatto visivo ed olfattivo sono stati forti e non semplici da descrivere. Vivere questa esperienza ti permette di capire come si vive al di fuori di quella che per noi è una comfort zone, le "sicure mura di casa". La spedizione non si è limitata ad un'esperienza di studio marino ci ha permesso anche di conoscere ed apprezzare una cultura e delle usanze diverse, incontrare persone contente di condividerle con noi, di raccontarci di se ma anche della loro cultura e delle loro tradizioni. Ho scoperto anche il lato umano di Nosy Be che mi ha piacevolmente colpito.
Ringrazio ancora lo staff del Centro Studi Squali, il prof.Micarelli e Valerie, per avermi accolta a bordo permettendomi di vivere momenti unici ed indescrivibili che resteranno impressi indelebilmente dentro di me.
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