Studio del comportamento degli squali
Lo scopo della spedizione organizzata dal Centro Studi Squali e' di carattere scientifico e per questo gli studenti universitari che ne fanno parte sono organizzati in un gruppo di lavoro.
Il gruppo si articola in cinque sottogruppi:
Il primo si occupa del riconoscimento individuale degli squali registrando la presenza di ferite, cicatrici, parassiti esterni o alterazioni della colorazione. Le informazioni raccolte vengono utilizzate per ricostruire un primo profilo degli squali che si avvicinano alla barca. Responsabili di questa attività sono: Gianni Giglio, Armando Santoro, Marco Minervino.
Il secondo si occupa della determinazione della sagoma delle pinne dorsali degli squali realizzando fotografie che permettano l'individuazione del margine posteriore di questa pinna che è considerata l'impronta digitale dello squalo. Incaricati delle foto sono: Chiara Romano, Jennifer Pecchia e Zaira Da Ros.
Il terzo sottogruppo di cui fanno parte Elettra Chiara Belli, Ylenia Fabietti e Francesca Rapisarda si occupa della raccolta dati finalizzata al riconoscimento dei comportamenti sociali;
Le ragazze inoltre contribuiscono anche alle osservazioni sui moduli predatori esibiti su "Berta", la sagoma di foca munita di telecamera.
Elettra, Ylenia e Francesca
Ylenia
Il quarto sottogruppo e' addetto alla raccolta dati sul comportamento individuale di superficie nei riguardi del "bait" ossia l'esca di pesce che viene utilizzata per attrarre gli squali. Ne fanno parte gli studenti Pierluca Santo e Guido Pizzabiocca Lanzi.
L'ultimo sottogruppo lavora a prua della barca e si occupa della raccolta dei dati etologici sulle sagome a forma di foca realizzate in materiale sintetico e atossico. Fanno parte del gruppo Mirko Della Porta, Marzia Verduci, Francesca Romana Reinero e Silvio Mazzei (detto il toscanaccio).
Il coordinamento di tutte le attività e' a cura del Phd Micarelli, del Prof. Sperone e del Prof. Tripepi.
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