DAVIDE BONSIGNORE: LA SPEDIZIONE E’ STATA UN’ESPERIENZA COMPLETA ED APPAGANTE
PRESENTAZIONE
Sono Bonsignori Davide, studente di Biologia Marina presso l’Università Politecnica delle Marche e da sempre gli squali sono stati la prima delle mie passioni. Lo squalo, in tutte le sue differenti forme, è un animale che non solo mi piace, ma in qualche modo riesco anche ad identificarmi. Sin da bambino ho sognato di lavorare un giorno con gli squali, di dedicare loro la mia vita e questo sogno si è realizzato per la prima volta grazie al tirocinio presso il Centro Studi Squali(CSS), istituto scientifico con sede in Toscana. Già dal primo giorno al CSS, ho capito di trovarmi in una struttura fondata sui miei stessi valori e sul mio stesso amore per questi animali. Il rispetto per gli animali stato subito evidente a partire dalla cura riservata agli esemplari dell’acquario e dall’attenzione e l’importanza data alla divulgazione, quest’ultima la considero lo strumento più importante che un naturalista o un biologo possieda per difendere la natura. Gli aspetti per me più importanti di questa esperienza sono stati: l’opportunità di apprendere molto sugli squali, di poter lavorare con la comunità scientifica e con il Dott. Micarelli, una persona competente e impegnata nel suo settore con ferrea determinazione. Durante il tirocinio sono inoltre state poste le basi per quella che sarà la mia tesi, ovvero uno studio sul trend della popolazione di Carcharodon carcharias (Squalo bianco) nella zona di Gansbaai nel periodo 2009-2019. Il lavoro propedeutico alla tesi e alla spedizione è iniziato con una standardizzazione dell’archivio di schede identificative e le fotografie, che è ancora in corso, accompagnato quindi da una specifica e necessaria formazione per il successivo lavoro sul campo in Sudafrica dove poter integrare il mio lavoro di tesi prima descritto con i dati raccolti in prima persona. Esperienza quella della spedizione estremamente interessante da ogni punto di vista anche per gli aspetti umani e le amicizie nate nell'occasione.
INCARICO ASSEGNATO IN BARCA
Il mio compito durante la spedizione è stato quello di identificare ogni esemplare di squalo bianco con cui abbiamo interagito, tramite la compilazione di apposite schede cartacee sulle quali annotare sesso, dimensione e segni peculiari per poterlo identificare in eventuali avvistamenti successivi. Per svolgere al meglio questa operazione ho avuto il supporto di Sabrina Carli, studentessa del mio stesso corso di laurea, e di Ippolito Michele, subacqueo appassionato di squali. La sera, una volta rientrati alla base, le schede cartacee venivano convertite in formato digitale, e quando possibile arricchite con fotografie della pinna dorsale dell’individuo, fondamentali per il riconoscimento futuro, realizzate dai fotografi Stefano Orso Fiet e Carlos Olimpo.
ATTIVITA’ DIDATTICHE EXTRA
Oltre alla raccolta dati, l’esperienza in Sudafrica prevedeva anche altre attività didattiche, tra le quali una serie di interessanti conferenze tenute dal Dott. Micarelli sugli elasmobranchi, svolte in maniera interattiva con i partecipanti. Personalmente ritengo questa parte didattica della spedizione parimenti importante alla raccolta dati, in quanto costituisce uno strumento divulgativo trasmesso non solo agli studenti come me, ma anche ai tanti appassionati accomunati tutti dall’obiettivo della tutela di questa specie meravigliosa. Abbiamo inoltre avuto modo di fare piacevoli escursioni naturalistiche, una visita ai rari esemplari dell’acquario di Città del Capo, la dissezione di un esemplare spiaggiato di Carcharhinus brachiurus (Squalo bronzeo) ed un emozionante bagno a contatto con le pastinache giganti. C’è inoltre una visita di cui ho un ricordo particolare, ovvero quella al Prof. Leonard Compagno, un uomo a cui ogni biologo marino appassionato di squali dovrebbe guardare come un modello.
ORGANIZZAZIONE DELLA SPEDIZIONE
In definitiva la spedizione è stata un’esperienza completa ed appagante, molto ben organizzata. La sveglia ogni mattina, per quanto suonasse molto prima dell’alba, annunciava ogni volta una giornata emozionante, ed è stato un piacere dedicarsi anima e corpo allo scopo, per quanto stanchi si tornasse poi la sera. La vita con il gruppo è stata veramente piacevole, come sempre accade quando si condivide una passione, tutti attenti e disponibili durante il lavoro quotidiano, interessati all’aspetto scientifico dell’esperienza e comunque sempre pronti a divertirsi insieme nei momenti di svago. Molto stimolante è stata anche la convivenza con gli studenti provenienti da altre università, Angelo, Giorgio e Valeria, con quest’ultima si è potuto discutere delle relative tesi, con scambi di idee e pareri.
RINGRAZIAMENTI
Mi sento quindi in dovere di ringraziare innanzitutto il Dott. Primo Micarelli, per l’esperienza in Sudafrica, il tirocinio e l’opportunità di lavorare allo studio da cui trarrò la tesi, tutto il gruppo per i momenti piacevoli condivisi, Dave e Caron del Saxon lodge per l’ospitalità e la Marine Dynamics per l’appoggio in mare e le conferenze offerte dai loro biologi.
Concludo citando un pensiero che annotai sul logbook delle mie immersioni la prima volta che ebbi l’occasione di nuotare con uno squalo, che ritengo calzare perfettamente con le emozioni di questo viaggio:
“Tante volte nella mia vita sono stato triste e demotivato ma oggi sott’acqua ho visto il buono che il mondo ha per me, e vale la pena lottare per quello”.
Sono Bonsignori Davide, studente di Biologia Marina presso l’Università Politecnica delle Marche e da sempre gli squali sono stati la prima delle mie passioni. Lo squalo, in tutte le sue differenti forme, è un animale che non solo mi piace, ma in qualche modo riesco anche ad identificarmi. Sin da bambino ho sognato di lavorare un giorno con gli squali, di dedicare loro la mia vita e questo sogno si è realizzato per la prima volta grazie al tirocinio presso il Centro Studi Squali(CSS), istituto scientifico con sede in Toscana. Già dal primo giorno al CSS, ho capito di trovarmi in una struttura fondata sui miei stessi valori e sul mio stesso amore per questi animali. Il rispetto per gli animali stato subito evidente a partire dalla cura riservata agli esemplari dell’acquario e dall’attenzione e l’importanza data alla divulgazione, quest’ultima la considero lo strumento più importante che un naturalista o un biologo possieda per difendere la natura. Gli aspetti per me più importanti di questa esperienza sono stati: l’opportunità di apprendere molto sugli squali, di poter lavorare con la comunità scientifica e con il Dott. Micarelli, una persona competente e impegnata nel suo settore con ferrea determinazione. Durante il tirocinio sono inoltre state poste le basi per quella che sarà la mia tesi, ovvero uno studio sul trend della popolazione di Carcharodon carcharias (Squalo bianco) nella zona di Gansbaai nel periodo 2009-2019. Il lavoro propedeutico alla tesi e alla spedizione è iniziato con una standardizzazione dell’archivio di schede identificative e le fotografie, che è ancora in corso, accompagnato quindi da una specifica e necessaria formazione per il successivo lavoro sul campo in Sudafrica dove poter integrare il mio lavoro di tesi prima descritto con i dati raccolti in prima persona. Esperienza quella della spedizione estremamente interessante da ogni punto di vista anche per gli aspetti umani e le amicizie nate nell'occasione.
INCARICO ASSEGNATO IN BARCA
Il mio compito durante la spedizione è stato quello di identificare ogni esemplare di squalo bianco con cui abbiamo interagito, tramite la compilazione di apposite schede cartacee sulle quali annotare sesso, dimensione e segni peculiari per poterlo identificare in eventuali avvistamenti successivi. Per svolgere al meglio questa operazione ho avuto il supporto di Sabrina Carli, studentessa del mio stesso corso di laurea, e di Ippolito Michele, subacqueo appassionato di squali. La sera, una volta rientrati alla base, le schede cartacee venivano convertite in formato digitale, e quando possibile arricchite con fotografie della pinna dorsale dell’individuo, fondamentali per il riconoscimento futuro, realizzate dai fotografi Stefano Orso Fiet e Carlos Olimpo.
ATTIVITA’ DIDATTICHE EXTRA
Oltre alla raccolta dati, l’esperienza in Sudafrica prevedeva anche altre attività didattiche, tra le quali una serie di interessanti conferenze tenute dal Dott. Micarelli sugli elasmobranchi, svolte in maniera interattiva con i partecipanti. Personalmente ritengo questa parte didattica della spedizione parimenti importante alla raccolta dati, in quanto costituisce uno strumento divulgativo trasmesso non solo agli studenti come me, ma anche ai tanti appassionati accomunati tutti dall’obiettivo della tutela di questa specie meravigliosa. Abbiamo inoltre avuto modo di fare piacevoli escursioni naturalistiche, una visita ai rari esemplari dell’acquario di Città del Capo, la dissezione di un esemplare spiaggiato di Carcharhinus brachiurus (Squalo bronzeo) ed un emozionante bagno a contatto con le pastinache giganti. C’è inoltre una visita di cui ho un ricordo particolare, ovvero quella al Prof. Leonard Compagno, un uomo a cui ogni biologo marino appassionato di squali dovrebbe guardare come un modello.
ORGANIZZAZIONE DELLA SPEDIZIONE
In definitiva la spedizione è stata un’esperienza completa ed appagante, molto ben organizzata. La sveglia ogni mattina, per quanto suonasse molto prima dell’alba, annunciava ogni volta una giornata emozionante, ed è stato un piacere dedicarsi anima e corpo allo scopo, per quanto stanchi si tornasse poi la sera. La vita con il gruppo è stata veramente piacevole, come sempre accade quando si condivide una passione, tutti attenti e disponibili durante il lavoro quotidiano, interessati all’aspetto scientifico dell’esperienza e comunque sempre pronti a divertirsi insieme nei momenti di svago. Molto stimolante è stata anche la convivenza con gli studenti provenienti da altre università, Angelo, Giorgio e Valeria, con quest’ultima si è potuto discutere delle relative tesi, con scambi di idee e pareri.
RINGRAZIAMENTI
Mi sento quindi in dovere di ringraziare innanzitutto il Dott. Primo Micarelli, per l’esperienza in Sudafrica, il tirocinio e l’opportunità di lavorare allo studio da cui trarrò la tesi, tutto il gruppo per i momenti piacevoli condivisi, Dave e Caron del Saxon lodge per l’ospitalità e la Marine Dynamics per l’appoggio in mare e le conferenze offerte dai loro biologi.
Concludo citando un pensiero che annotai sul logbook delle mie immersioni la prima volta che ebbi l’occasione di nuotare con uno squalo, che ritengo calzare perfettamente con le emozioni di questo viaggio:
“Tante volte nella mia vita sono stato triste e demotivato ma oggi sott’acqua ho visto il buono che il mondo ha per me, e vale la pena lottare per quello”.
FOTO realizzate dai volontari del CSS |
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