STEFANO ORSO FIET - UNO DEI MIEI SOGNI ERA FARE IL BIOLOGO MARINO


PRESENTAZIONE 
Foto di Emanuele Vitali per il CSS
  Ciao a tutti! Mi chiamo Stefano Orso Fiet, ciclista per passione e titolare di un negozio di bici ad Ivrea (TO) per lavoro. Nonostante abbia studiato economia e commercio dopo il liceo scientifico, fin da piccolo uno dei miei sogni era fare il biologo marino.  E fra le tante specie del mondo marino per cui nutrivo una grande curiosità ed interesse il primo posto fra tutte lo ricopriva uno soltanto: il grande squalo bianco (Carcharodon carcharias) ! Un animale che se da un lato mi terrorizzava allo stesso tempo mi affascinava e per questa ragione, fin dalle prime ricerche delle scuole medie, mi sono sempre documentato molto per studiare e conoscere tutto quello che potevo su questo magnifico essere animale e sugli altri elasmobranchi.
Al momento di scegliere il percorso di studi universitario, optai per economia, poiché offriva potenzialmente più sbocchi lavorativi, nonostante ciò continuavo periodicamente a cercare libri scientifici per approfondire ulteriormente le mie conoscenze sul "Bianco" e gli altri squali.
Dopo averlo tanto studiato e visto in mille documentari, in film di ogni genere, ad un certo punto era cresciuto anche il desiderio forte di vederlo dal vivo, nel suo ambiente naturale. Iniziai quindi a documentarmi per organizzarmi e raggiungere il Sud Africa, uno degli "hotspot" più importanti al mondo dove vedere un gran numero di "Bianchi", ma senza amici che volessero intraprendere questo bizzarro tipo di vacanza, e prenotando per una persona soltanto, il viaggio si prospettava troppo oneroso e non consigliabile da fare in solitudine, anche per motivi di sicurezza.
IL CENTRO STUDI SQUALI E LE SPEDIZIONI IN SUDAFRICA 
S.Carli, E.Vitali, S.O.Fiet, F. Conti a bordo dello Slashfin
Inizialmente desistetti, fino a quando conobbi il CSS, il Centro Studi Squali di Massa Marittima, in Toscana, un istituto scientifico privato -no profit- gestito dal dott. Primo Micarelli al quale mi rivolsi immediatamente per essere reclutato!
La spedizione però nella quale potevo essere inserito coincideva con le date di un altro viaggio che avevo appena prenotato, dovetti quindi aspettare un altro anno, il 2017, per coronare finalmente uno dei miei più grandi sogni: andare in Sud Africa e vedere nel suo ambiente naturale il grande squalo bianco!
La spedizione didattica, alla quale partecipai come semplice appassionato, fu particolarmente sfortunata, in quanto in quattro giorni di osservazioni, per una serie di con-cause, non ultima il passaggio pochi mesi prima di un pod di orche (due esemplari maschi non territoriali), non riuscimmo ad avvistare nemmeno un singolo squalo bianco.
Nonostante la delusione per il mancato incontro con il "Bianco", quella spedizione si rivelò una esperienza fantastica comunque, ricca, formativa ed istruttiva, dove la ricca biodiversità del Sudafrica ,balene, foche, pinguini, elefanti, leoni, giraffe, ippopotami, rinoceronti, babbuini ecc colmò in gran parte la non realizzazione di quel grande sogno! 
Non potevo non tornare!
Il desiderio di vedere questo importantissimo "pezzo", nonché apice, della catena alimentare, è stato sicuramente il motore trainante del mio ritorno in Sud Africa, ma ero anche felice di condividere questa esperienza altamente istruttiva e con una prospettiva diversa dal mio solito leitmotiv legato essenzialmente alle bici, ai processi economici e al marketing.

TEAM FOTOIDENTIFICAZIONE 
Dr.ssa Chiara Romano
Aver passato molto tempo con la simpaticissima dott.ssa Chiara Romano, biologa volontaria in Staff al CSS responsabile della fotoidentificazione nella spedizione 2017, mi faceva partire già con una marcia in più per questa nuova esperienza e per svolgere al meglio il compito assegnatomi. Assieme a Carlos Olimpo, anche lui con alle spalle svariate partecipazioni alle spedizioni del CSS, facevamo parte del gruppo fotografico, il cui scopo scientifico era quello di scattare delle foto alle pinne dorsali degli squali bianchi, utili per la foto identificazione degli stessi; si tratta di un metodo non invasivo per gli squali ma ugualmente efficiente ed efficace; infatti grazie alla frastagliatura unica ed irripetibile della parte verticale della pinna dorsale, in inglese "notch", la presenza di cicatrici, di altri segni e/o di parassiti, è possibile identificare uno squalo e distinguerlo inequivocabilmente da un altro.
Un pò di pratica, una conoscenza basilare della fotocamera reflex prestatami dal mio papà, prontezza di riflessi ed "essere nel posto giusto al momento giusto" han permesso di scattare le foto che servivano.
Tutto il materiale prodotto, la sera dopo cena, lo analizzavamo, selezionavamo, e gli scatti migliori, venivano passati a Davide Bonsignori che era il responsabile del progetto, poichè parte del suo lavoro universitario, ed era quindi sua cura raccogliere tutti i dati una volta trasferiti sul suo computer.
Un lavoro utile e stimolante! E finalmente anche il coronamento del  mio sogno .... l'incontro con il Grande Squalo Bianco !!!
Foto C.Romano for CSS

ATTIVITA' EXTRA 
Fra i momenti extra, ricordo che ho trovato molto interessante anche la dissezione dello squalo effettuata dal Dr Primo Micarelli, in presenza di tutti i membri della spedizione e di studenti di una università irlandese volontari della Marine Dynamics, esperienza questa che non tutti gli studenti di biologia hanno la fortuna di sperimentare, utilissima per conoscerne meglio l'anatomia; altro momento interessante è stata certamente la visita all'acquario Two Oceans, al Water Front di Cape Town, con la guida descrittiva sempre del Prof. Micarelli, che risulta sempre interessante ed istruttiva, così come è stato educativa anche la visita alle grotte sul mare dei primi uomini primitivi.
Queste ed altre attività complementari alle escursioni in mare, unite alle molteplici conferenze sulla biologia dello squalo tenute da Primo nella Guest House in cui alloggiavamo, hanno reso l'intera spedizione molto stimolante, sicuramente molto diversa da altri viaggi, ricca di contenuti e che consiglierei ad altri appassionati del mare e della natura, in genere. 
SPEDIZIONE SCIENTIFICA 2019: TEAM AL COMPLETO

RINGRAZIAMENTI 
Infine, è doveroso sottolineare che la spedizione è stata molto piacevole anche per gli ottimi compagni di avventura che ho avuto, saluto ed abbraccio tutti i ragazzi!
Ringrazio e complimento ancora Primo per la possibilità offertaci nel condividere questa fantastica esperienza perfettamente organizzata, e ringrazio te Paola per questa intervista e per la sempre piacevole compagnia mentre guidavo il secondo pulmino!
 Un saluto a tutti!
Stefano




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