SPEDIZIONE SUDAFRICA SQUALO BIANCO OTTOBRE 2017: RESOCONTO


SPEDIZIONE SUDAFRICA SQUALO BIANCO OTTOBRE 2017: RESOCONTO

La XVII Spedizione Squalo bianco, III Didattica e prima svolta nel mese di Ottobre (le precedenti hanno tutte avuto luogo tra Marzo e Maggio e in Settembre), ha avuto esiti non entusiasmanti in termini di identificazione di squali bianchi, infatti nessuna scheda identificativa è stata compilata. Si tratta del primo caso in assoluto, in 17 anni di ricerca sul campo (le prime attività di Studio del CSS furono avviate nell'Aprile 2000).
Squalo Bianco - foto credit CSS
Da un punto di vista scientifico il dato è importante poiché con questa spedizione si conferma la quarta assenza, stimata in diverse settimane, in un anno degli squali che frequentano le acque della baia di Gansbaai in presenza di una coppia di maschi di Orcinus orca.

Nei mesi di Gennaio, Aprile, Luglio ed Ottobre, la coppia di Orcinus orca ha iniziato ad essere avvistata lungo le coste sudafricane, approssimativamente, da Città del Capo a Capo Agulhas, ad esclusione delle acque di Mosselbay. 
Gli squali bianchi ritornano regolarmente a frequentare le acque della baia di Gansbaai non appena il Pod di orche si allontana dalla Baia.
In Aprile sono stati riportati 4 attacchi letali effettuati da queste orche ai danni degli Squali bianchi (Carcharodon carcharias). Negli altri mesi, dopo gli avvistamenti non ha fatto seguito il ritrovamento di animali spiaggiati, ma non si può escludere a priori che non vi siano stati altri attacchi e che le carcasse non si siano spiaggiate. 
Photo Credit: MLEWAN - pubblico dominio

In concomitanza con la comparsa delle orche e la scomparsa dei bianchi, intorno alle imbarcazioni degli operatori ecoturistici ed in diverse aree della baia di Gansbaai sono stati avvistati ripetutamente diversi esemplari di Carcharinus brachyurus (squalo ramato o bronzy whaler shark, presente anche in Mediterraneo) che hanno sostituito i bianchi con attacchi ai bait degli operatori.
Gli squali ramati sono stati osservati “anche contemporaneamente alla presenza dei bianchi”, ma mai prima del 2017. E' dal 2016,invece, che hanno iniziato a mostrarsi intorno alle imbarcazioni, nell’area detta delle Shallow waters, diverse Pastinache adulte(Stingray). 

Per quanto riguarda i due esemplari di orca (esemplari maschi caratterizzati entrambi dalla presenza della pinna dorsale collassata), i biologi che operano nell’area di Gansbaai hanno verificato che si tratta degli stessi esemplari già individuati nel 2008 in Namibia con evidenze di foto identificazione.
Le acque della Namibia furono solcate dalla coppia per un anno, prima di sparire per diversi anni, e fare una breve comparsa nel 2014 non lontano da Gansbaai e riapparire, quindi, nel 2017 sempre lungo le acque che vanno da Città del Capo a Capo Agulhas.
Oltre all’anomalia caratterizzata dalla presenza delle orche è degno di nota il calo termico nelle acque della baia di circa 4°C rispetto alle medie del periodo. Si ricorda che quest’area è soggetta all’incontro di due importanti e fondamentali correnti (Benguela fredda dall’Atlantico, e Agulhas o Mozambico calda dalla regione orientale del Sudafrica), responsabili di fenomeni di upwelling e downwelling con conseguente presenza di fronti, grande ricchezza in produzione primaria e secondaria che permettono di ospitare una variegatissima fauna ittica e di mammiferi marini.
Siamo quindi di fronte ad un fenomeno naturale, forse periodico, che è sotto il controllo e l’osservazione dei biologi che operano localmente con i quali siamo a stretto contatto per essere informati sull’evolversi della situazione.
Importante anche sottolineare la totale assenza delle orche nelle acque prospicienti Mosselbay dove è presente una piccola parte della popolazione di Squali bianchi sudafricani, ma dove non sono stati osservati esemplari(con l’unica eccezione di Maurine, un’esemplare femmina identificata dai colleghi della Marine Dynamics), che frequentino anche le acque di Dyer Island e False bay, lasciando quindi la seguente domanda senza risposta: dove vanno gli squali in presenza delle orche? 
Per il Centro Studi Squali ed il suo team rispondere a questa domanda è un’interessante sfida scientifica alla quale cercherà di contribuire raccogliendo dati anche in altre aree, oltre a quella di Dyer Island(studiata in questi lunghi anni), durante le prossime spedizioni continuando la collaborazione con i biologi locali della Marine Dynamics.



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